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Bacheca 2009-2010
Futuro del MARC: conversando con Sally H. McCallum
a cura di Angela Contessi e Alejandro Gadea Raga
In questi tempi in cui l'uso dei linguaggi di marcatura è molto diffuso, circolano voci che insistono sulla morte o prossima sparizione dei formati MARC. Circolano anche rumori che precisano che nel 2010 la Library of Congress, responsabile insieme alla Library and Archives Canada e alla British Library del mantenimento del formato MARC più diffuso nel mondo bibliotecario internazionale, il MARC 21, cesserà il suo sviluppo.
A dispetto di questi vaticini, la situazione in questo momento è molto diversa. Secondo i dati che giungono da tutto il mondo, risulta infatti che MARC 21 non solo non è in decadenza, ma gode di buona salute. Negli ultimi anni, l'abbandono dei formati MARC nazionali e l’adozione di MARC 21 come formato internazionale hanno contribuito de facto al successo del formato americano, che inizia gradualmente ad essere di tutti. Non bisogna dimenticare che MARC 21 appartiene ai suoi utenti, a coloro cioè che ne sfruttano le potenzialità. Sono infatti previsti meccanismi che rendono possibile e desiderabile la partecipazione dell’intera comunità bibliotecaria al suo sviluppo.
Come coordinatori di GUMARC 21, il Gruppo di Utenti italiani MARC 21, consci di una certa confusione sorta ultimamente riguardo al formato nell’ambito della catalogazione, del controllo bibliografico e dello scambio dei dati bibliografici, abbiamo rivolto alcune domande a Sally McCallum, direttore del Network Development and MARC Standards Office della Library of Congress, allo scopo di chiarire il futuro del formato MARC 21.
Ne è risultata una interessante conversazione che proponiamo di seguito.
1. Lo scorso anno la Library of Congress, che mantiene i formati MARC 21, ha pubblicato due importanti aggiornamenti; da alcuni mesi, oltre alla versione concisa dei formati, il sito MARC 21 offre anche la versione completa. Negli ultimi cinque anni, diversi Paesi europei come la Germania e la Spagna hanno deciso di adottare MARC 21. A fronte di una innegabile vitalità dei formati MARC 21, alcune voci continuano ad annunciare l’assassinio di MARC 21. Che cosa pensa di questo?
MARC 21 è un formato molto maturo, come si può vedere dalla sua diffusa applicazione. Tale ampiezza del bacino di utenza conferisce al formato una forza d'attrazione che porta a continuarne l'uso oppure ad optare per esso. Tuttavia, quando siamo passati nell’epoca del linguaggio di marcatura, avevamo bisogno di una versione XML di MARC per poterlo impiegare con i protocolli più recenti; per questo motivo è stato creato MARCXML. MARCXML prende gli elementi di dati, i valori codificati, e l’etichettatura dei dati MARC 21 e li rende compatibili con XML. Soltanto la struttura MARC viene dimenticata, perciò il bello di MARCXML è che può girare perfettamente sui sistemi più vecchi e i moduli di sistema, attraverso una trasformazione della struttura MARC 21, e anche con nuove applicazioni basate su XML. MARCXML è l'applicazione di uno standard ISO sviluppato recentemente chiamato MarcXchange (ISO 25577). Le nuove pubblicazioni web di MARC 21, il formato completo e una versione concisa, supportano sia MARC 21, sia MARCXML, dato che per MARCXML soltanto la componente MARC 21 della Directory non è più necessaria.
2. Con l'implementazione delle RDA, Resource Description and Access, il nuovo standard internazionale (rilascio previsto per il terzo trimestre 2009), saranno richiesti cambiamenti a MARC 21 per sostenere la compatibilità con le RDA e garantire in futuro un efficace scambio di dati? A suo parere, il successo di MARC è strettamente connesso con quello del nuovo codice?
Nell’ultimo anno la commissione internazionale RDA-MARC ha lavorato sui cambiamenti necessari da apportare a MARC 21 per soddisfare i requisiti delle RDA. La commissione è presentata sul sito web delle RDA e ha pubblicato documenti di discussione e proposte sul sito web MARC, che sono stati rivisti nel corso di due riunioni del comitato MARBI. Tuttavia i membri della commissione RDA-MARC non credono che queste proposte possano soddisfare definitivamente tutte le esigenze. Essi osserveranno attentamente il test delle RDA che dovrebbe svolgersi nell’ultima parte del 2009 e all'inizio del 2010; poi quando verrà avviata l’implementazione saranno pronti ad analizzare le situazioni in modo da apportare ulteriori modifiche. Mi aspetto che i sistemi si evolvano come hanno sempre fatto, ma in questo caso sarà per facilitare l’uso delle regole RDA; il formato di comunicazione non dovrà necessariamente cambiare. Non credo che possiamo già prevedere i cambiamenti che potranno aver luogo nel panorama dello scambio. Penso che per MARC sia necessario supportare le RDA, ma dobbiamo anche ricordare che MARC deve essere di regola il più neutrale possibile, anche se non può esserlo interamente. Ci saranno sempre altre comunità che utilizzano le proprie norme con MARC 21.
3. Qual è il futuro di MARC 21 negli Stati Uniti e negli altri paesi?
MARC 21 è fondamentale nel contesto dello scambio dei dati negli Stati Uniti e in modo crescente in altri paesi. Lo scambio di dati è stato fondamentale per ridurre i costi della catalogazione permettendo la cooperazione a livello nazionale. É anche fondamentale per i processi del prestito interbibliotecario che rendono le risorse di una biblioteca condivisibili con quelle di un'altra biblioteca. Le biblioteche americane non possono rinunciare a questa forma di risparmio, soprattutto in un periodo di contrazione dei bilanci. Inoltre, a questo punto, le biblioteche americane hanno fatto grandi investimenti nei sistemi automatizzati. Mentre MARC 21 è solo un formato di scambio, tali sistemi sono altamente compatibili con l’impiego del formato MARC 21 nel caricamento dei dati e nella creazione dei dati. Con i bilanci sempre più ridotti, le biblioteche sono più propense a attivare nuove interfacce sul catalogo "back office" basato su MARC piuttosto che nell’investire in sistemi completamente nuovi. Immagino che altri paesi abbiano alcuni di questi stessi bisogni ed aspirazioni, soprattutto dal momento che recentemente stanno cercando di allineare meglio i loro formati con MARC 21 al fine di usufruire delle opportunità del sistema di scambio dei dati. MARC 21 è anche una serie di formati che guidano una varietà di funzioni della biblioteca, non soltanto la catalogazione descrittiva. Il principale esempio è il formato per i dati di posseduto che supporta, in aggiunta a posseduti dettagliati, la consistenza dei seriali e i reclami. Le informazioni per i dati riguardanti la comunità costituiscono un altro formato, con applicazioni speciali. In questi settori potrebbe essere l'unico formato attualmente disponibile per tale funzione. Detto questo, anticipo che MARC 21 continuerà ad evolversi come si evolvono le tecnologie. La sfida della comunità sarà di mantenere la continuità con i dati attuali.
4. In un'intervista fatta a Buenos Aires, circa tre anni fa, lei ha detto che il dettaglio costituisce sia la forza, sia la debolezza di MARC 21. Lo conferma ancora?
Personalmente ho un rapporto di "amore-odio" con il dettaglio di MARC. So perché è lì. La comunità degli utenti MARC ha chiesto di includere tradizioni catalografiche differenti (archivi, materiali culturali, utenti con regole non AACR) e di descrivere ulteriori e nuovi supporti con caratteristiche diverse, dalle registrazioni sonore alle registrazioni di mappe, di immagini in movimento, di materiali digitalizzati: il dettaglio in MARC 21 ha dovuto crescere per soddisfare le esigenze di descrizione per quegli utenti. Questo ha dato al formato il "look" di grandi dimensioni ed è stato un deterrente per il suo utilizzo da parte di alcuni gruppi. Se si pensa a questo, vi è probabilmente un piccolo sottoinsieme di elementi MARC 21, che viene usato nel 70% delle applicazioni. Tuttavia, il fatto che MARC 21 sia così dettagliato consente alle collezioni specialistiche con necessità precise di registrare molti più dettagli di quanto possano fare applicativi più generali; l'uso di un formato comune significa che le registrazioni dettagliate possono essere integrate con quelle più semplici per il ricupero e altre applicazioni. Forse è necessario incoraggiare lo sviluppo di sottoinsiemi o profili per le applicazioni in modo che un gruppo di utenti non si trovi di fronte a tutti gli elementi di dati. Abbiamo cercato di indicare questa possibilità mettendo nel sito web di MARC 21 il profilo "MARC 21 Lite" che contiene elementi di base.
5. Alcuni bibliotecari pensano che i nuovi formati come MODS, MADS, etc. possono essere sviluppati senza fare riferimento a MARC 21. Ciò è corretto?
Formati come MODS e MADS sicuramente non dovrebbero essere sviluppati senza fare riferimento a MARC 21. Essi sono intesi come evolutivi rispetto a MARC 21, in modo da tener conto delle parti essenziali di MARC 21, le parti che corrispondono alla mia stima del 70% delle applicazioni. Questa compatibilità con MARC 21 assicura che la comunità accademica non perda la capacità di trovare TUTTI i materiali in maniera coerente, sia che si tratti di descrizione nata in MARC 21 sia in MODS. Le biblioteche devono garantire l'accesso alle risorse future come alle risorse del passato.
Le biblioteche hanno enormi investimenti nei dati MARC (nei sistemi basati su MARC, nelle registrazioni in MARC 21, negli archivi di autorità in MARC 21 e nella formazione MARC 21) e hanno bisogno di un percorso evolutivo verso strutture di metadati più aggiornate. MODS può fornire una migliore compatibilità con XML nonché opportunità di utilizzo diverse e nel contempo assicurare che le registrazioni MARC 21 possano essere facilmente trasformate in esso con una bassa perdita di dati. Noi, e altri membri della comunità, modelliamo con MARC e MODS quello che potrebbe informarci nel futuro sulle tecnologie del web semantico. Mantenere i rapporti da MARC a MODS e in seguito con i futuri formati è importante per assicurare che i nostri dati possano essere portati avanti.
6. Lei crede che MARCXML possa migliorare la flessibilità e l'interoperabilità delle registrazioni MARC?
MARCXML fornisce definitivamente flessibilità a MARC 21 e gli consente di funzionare anche oltre la “frontiera XML”. Una direzione che potrebbe prendere MARCXML è quella di utilizzare le caratteristiche XML come attributi per migliorare i dati che la struttura del formato ISO 2709 non può fare. Queste registrazioni migliorate non potrebbero essere totalmente convertibili nella struttura ISO 2709 di MARC 21 senza perdite, ma queste potrebbero essere ridotte al minimo. Come osservato in precedenza, MARCXML è anche più facilmente convertibile in altri formati agevoli per XML, interni o locali o anche RDF/XML. MARCXML fornisce una corsia di marcia agli enormi depositi di preziosi metadati della comunità, i punti di accesso delle nostre collezioni.
7. Ritiene che Dublin Core (DC) o formati locali in XML possano essere allo stesso livello di MARC 21, e quindi migliorare lo scambio internazionale delle registrazioni bibliografiche, o al contrario che lo rendano impossibile?
Non vedo DC o formati locali in XML come fattibili per lo scambio internazionale dei metadati nel modo dettagliato in cui essi vengono forniti da MARC 21. DC ha valore come set di elementi di base non altamente analizzato e che può essere utilizzato per una varietà di applicazioni, specialmente quelle che non richiedono una catalogazione professionale. Portare DC al livello di dettaglio di MARC farebbe perdere questa flessibilità. Certo, DC non fornisce molta specificità, ma questo è ciò che lo distingue e lo rende utile in determinate applicazioni. L'obiettivo iniziale per DC era come fornire metadati per l’header di un documento web che potrebbe essere fornito da qualsiasi creatore di documento; un successivo sviluppo per DC è stato come comune denominatore per fondere set di dati molto diversi; questi sono tuttora gli usi e gli obiettivi importanti per DC. Per quanto riguarda i formati locali in XML, abbiamo molta esperienza in merito alla Library of Congress e di conseguenza abbiamo anche una vasta esperienza di mappatura dei dati per cercare di ottenere set di dati comuni per applicazioni integrate, senza perdere coerenza o specificità. Uno scambio internazionale con formati locali in XML non è qualcosa che consideriamo utile o efficace in termini di costi.
In "Biblioteche oggi", 27 (2009), 5.
English version
I Formati MARC 21 costituiscono delle norme largamente diffuse per la rappresentazione e lo scambio di dati d'autorità, bibliografici, di classificazione, informazioni riguardanti la comunità e dati sui posseduti in una forma leggibile dalla macchina. Essi costituiscono una famiglia di cinque formati coordinati: Formato MARC 21 per dati d'autorità; Formato MARC 21 per dati bibliografici; Formato MARC 21 per dati di classificazione; Formato MARC 21 per informazioni riguardanti la comunità; Formato MARC 21 per dati di posseduti. Ognuno di questi formati viene pubblicato separatamente per fornire descrizioni di campi dettagliate, linee guida per l'applicazione della designazione del contenuto definito (con esempi) e l'identificazione di convenzioni da usare per assicurare uniformità all'inserimento dei dati. I Formati MARC 21 concisi forniscono, in una singola pubblicazione una guida di riferimento rapido alla designazione del contenuto definita in ogni formato MARC. Essi forniscono una descrizione concisa di ogni campo, ogni posizione di carattere degli elementi dei campi a lunghezza fissa e degli indicatori definiti nei campi di dati variabili. Le descrizioni dei codici di sottocampo e dei valori codificati vengono date soltanto quando le loro denominazioni non sono sufficientemente descrittive. Per ogni campo vengono inclusi degli esempi.
I Formati MARC 21 concisi sono ufficialmente pubblicati in linea una volta all'anno (abitualmente in ottobre-dicembre). Vengono segnalati in rosso i cambiamenti portati all'edizione precedente.
Per ulteriori informazioni, consultare il Formato MARC 21 conciso per dati bibliografici disponibile in linea, oppure il sito MARC 21 della Library of Congress.
Consolidamento del Gruppo Utenti MARC 21 di lingua italiana
Si è tenuto a Roma, il 7 ottobre scorso, presso le sale dell'Istituto Svedese di studi classici (URBS), il 2° Incontro annuale del Gruppo Utenti MARC 21 di lingua italiana. Hanno partecipato alla giornata utenti del formato catalografico MARC 21 provenienti da tutta l'area geografica nazionale, oltre alla Biblioteca Apostolica Vaticana, l'Istituto e Museo di storia della scienza, il Polo Biblioteche Ecclesiastiche, la rete URBS (Istituto di Norvegia in Roma, Libera Università "Maria Ss. Assunta", Nederlands Instituut te Rome, Svenska Institutet i Rom, American Academy in Rome, Accademia di Danimarca), Casalini Libri, il Sistema Bibliotecario Trentino, l'European University Institute, il Centro Biblioteche e Documentazione dell'Università di Catania, la Biblioteca d'Ateneo, Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’incontro, oltre ad offrire a tutte le realtà partecipanti la rara opportunità di conoscersi, ha permesso - grazie anche ad una scelta dell’ordine del giorno maturata cogliendo le esigenze manifestate nel corso dell’anno - di toccare temi di interesse condiviso e di confrontarsi su scelte pratiche effettuate nel rispetto della sintassi del formato MARC 21.
Di particolare interesse sono stati gli argomenti legati alla catalogazione derivata da SBN in MARC 21 e al futuro del Formato MARC 21 (cfr. l’intervista a Sally H. McCallum, direttore del Network Development and MARC Standards Office della Library of Congress). Le proposte emerse per i futuri gruppi di lavoro e le sollecitazioni per l’avvio del lavoro del Gruppo sulla catalogazione del libro antico in MARC 21 saranno sicuramente di stimolo per il prosieguo delle attività di tutto il gruppo.
Il progetto di creare un gruppo utenti MARC 21, nato in concomitanza con la pubblicazione della versione italiana del formato MARC 21 conciso per dati bibliografici nel 2007, ha permesso di evidenziare una realtà finora nascosta. Si conosceva l'uso isolato del formato in Italia da oltre 20 anni, per lo più associato a particolari sistemi di gestione di biblioteche, ma si ignoravano le dimensioni di questa realtà.
La prova del successo e dell'interesse di questa iniziativa è che, dopo più di un anno dal 1° incontro, per i temi trattati (bilancio delle attività svolte, argomenti vari, programmazione 2009/2010) e per la partecipazione attiva dei rappresentanti delle varie realtà, questo 2° incontro è stato un'ulteriore tappa nel cammino di costruzione e di crescita del gruppo stesso.
Rinsaldato il legame tra Comitato di esperti e Gruppo Utenti MARC 21
A distanza di due giorni dal 2° Incontro annuo del Gruppo Utenti MARC 21 di lingua italiana, il 9 ottobre, presso la sede dell'Istituto Storico Austriaco (URBS), si è tenuto il 2° Incontro del Comitato di esperti MARC 21 che affianca il Gruppo Utenti. La verifica del piano di lavoro precedentemente stabilito e la programmazione di nuove iniziative hanno impegnato il gruppo che ha anche riservato una parte del suo lavoro alla discussione di importanti aspetti legati all’adeguamento del MARC 21 a RDA e auspicabilmente alle REICAT.
I punti di maggior rilievo relativi allo sviluppo dei formati MARC21 sono:
- Pubblicazione della versione web del formato MARC21 conciso per i dati di autorità
- Replica a Milano del corso su MARCEdit, utile per l’amministrazione delle basi dati MARC e per operazioni di scarico ed esportazione dei dati
- Definizione di un metodo per avviare, per gli utenti di MARC21, una catalogazione derivata e cattura dei dati da SBN anche senza l’utilizzo del protocollo SBN MARC. Allo stesso tempo prosegue l’aggiornamento dei parametri per l’operatività dei server Z39.50 degli utenti MARC21
- Sviluppo internazionale e collaborazione con istituzioni internazionali prestigiose come ad esempio la British Library, le biblioteche nazionali di Praga e Madrid, su MARC XML e adeguamento a RDA. In particolare:
- Studio, già validamente avviato da Paola Manoni della Biblioteca Vaticana, dell’impatto della struttura di RDA ed anche delle REICAT sul formato MARC21. A questo proposito già si intravede la necessità di nuovi campi, diversa interpretazione di campi esistenti nonché cambiamenti veri e propri nella struttura, a cominciare da quelli derivanti dalla messa in crisi dell’area GMD.
Il programma operativo comprende in sintesi attività relative al miglioramento e correzione della terminologia utilizzata nei manuali MARC21 (con la fornitura di esempi in italiano sotto forma di documentazione allegata), proseguimento e attivazione di gruppi di lavoro su catalogazione delle risorse elettroniche, del libro antico e di risorse musicali, su registrazioni di autorità e codifica MARC XML.
I membri del Comitato sono stati concordi ad incontrarsi direttamente con il Gruppo Utenti per svolgere al meglio il loro ruolo di supporto alla gestione ed evoluzione dei formati. [S.P.]